lunedì 5 settembre 2016

Ci pervengono le conferme dall’Istat: Interrotta fase di crescita, cadono domanda e produzione.
L'indice anticipatore elaborato da Istat per l'economia rimane negativo a luglio, suggerendo per i prossimi mesi un outlook negativo e  della fase di debolezza. L'economia italiana ha interrotto la fase di crescita - si legge nella nota mensile - condizionata dal lato della domanda dal contributo negativo della componente interna e dal lato dell'offerta dalla caduta produttiva del settore industriale.
Ma VOI pensate realmente che con 20 milioni di pensionati e  oltre 4 milioni di dipendenti pubblici possiamo farcela? Per mantenerli vengono spalati ogni anno nelle caldaie della locomotiva Italia, sempre più lenta, in affanno, con salite ormai proibitive, altri 100 miliardi di debito pubblico, come fossero carbone, che corrispondono almeno a 1.5 miliardi di interessi annui in più. Pagati dai sempre più rari contribuenti, le aziende chiudono e ci sono 6 milioni di disoccupati, per non parlare di quella giovanile orami olte il 40%. Il nostro debito sale e gli interessi non possono che aumentare. Nel 2016, se va bene, pagheremo40 miliardi di interessi. L'Italia non ha alcuna possibilità di farcela con questa zavorra.
Il numero di dipendenti pubblici è pari alla popolazione dell'Irlanda e noi stiamo a fare il tricchetracche sul Referendum. Le pensioni vanno riviste nel loro insieme. Non ha senso che ci siano doppie e triple pensioni, una basta e avanza. Le pensioni in essere vanno erogate con il metodo contributivo, tanto hai dato, tanto prendi (esattamente il contrario delle pensioni dei parlamentari). Le pensioni devono avere un tetto non superabile, 5.000 euro mi sembrano equi e di un minimo per chi non dispone di redditi sufficienti per vivere. I manager che hanno guadagnato milioni di euro nella loro vita non hanno bisogno di una pensione di 10/20.000 euro al mese, lo stipendio annuo di un impiegato.
Tutto viò è molto  pericoloso.
 I giovani, ma anche molti di noi quarantenni e cinquantenni, in pensione non ci andremo mai. Perché devono pagare con tasse e contributi la pensione a Napolitano, a Amato o a un consigliere regionale della Lombardia o della Campania?
 giovani non hanno più nulla da perdere, non il lavoro, non la pensione, non i servizi sociali, non la speranza di un futuro migliore. Nella manovre economiche recenti non è stata spesa una parola per loro. Attenti alla loro rabbia. Quando le nuove generazioni capiranno che oggi sono soprattutto loro a pagare la crisi e che in futuro erediteranno il debito pubblico, non sarà più possibile alcuna mediazione. Non andrànno in pensione a 70 anni, saranno morti primaL'aria che tira è sempre più brutta.

mercoledì 31 agosto 2016

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Finalmente, dopo, oltre 10 anni la commissione europea ha scoperto che il colosso di Cupertino ha evaso 13 mld di tasse ed ora chiede all’Irlanda di recuperale.
L’Apple, la fortunata creatura del geniale Steve Jobs, è ormai passata alla storia per l'originalità dei suoi prodotti (iPod, iPad...) che ne hanno fatto una delle società più profittevoli del mondo...
A nessuno, però, verrebbe in mente che la straordinaria redditività dell'azienda di Cupertino deriva, più che altro, dall'originalità delle sue "soluzione fiscali" e, in particolare, dal double irish: un geniale metodo di "aggiramento" del sistema fiscale mondiale, attraverso cui la società "si esenta" dal pagamento delle imposte e... "concorda" una percentuale minima (lo 0.6%) da pagare al fisco irlandese...
Di cosa si tratta?
Per ogni prodotto "di valore", Apple ha trasferito la proprietà intellettuale all'estero in una società irlandese... e quindi paga le royalties (praticamente tutto il profitto) fuori dagli Usa... lasciando a secco non solo il fisco a stelle e strisce ma versando poco o nulla l0 0,5% a quello irlandese.
Con un sistema molto semplice:  il fisco irlandese non tassa i profitti delle società non residenti in Irlanda... ed ecco, dunque, una seconda società (da cui "the double irish") residente alla isole Cayman interamente posseduta dalla prima che è... tax free o quasi dicevamo lo 0,5%.
Con questo metodo (adottato di recente anche da Google, Amazon, Facebook... etc...) Apple ha costituito, secondo le stime del ministero del tesoro americano, 140 miliardi di dollari di "nero" nei paradisi fiscali mondiali...
 E poi gli evasori saremmo noi italiani... in particolare le partite iva...
Il capo di Apple (Tim Cook) ha gia minacciato l’europa: “Effetti dolorosi sull’occupazione”…
In sostanza ha detto: ... lasciateci lavorare e non rompeteci i coglioni...
Leona Helmsley, la più famosa multimiliardaria americana, usava dire che solo gli esseri insignificanti pagano le tasse. I ricchi imprenditori hanno cose più importanti e utili da fare.
Con questo voglio dire che le tasse le pagano soprattutto i poveri, e il fisco si accanisce con i deboli.
Tutte le grandi aziende italiane usano metodi simili a quelli usati dalle corporation americane per non pagare tasse (il caso Fiat è stato esemplare per condotta e metodo)... e se qualcuno ogni tanto resta impigliato nella maglie della giustizia (di recente, ad esempio, è successo a Berlusconi di essere pescato con le dita nella marmellata, una mega evazione da c.a 750 mln di euro) se la cava con poco (qualche pomeriggio al mese con i suoi coetanei di Cesano Boscone).
Avessero preso te o me invece di Berlusconi, saremmo finiti in galera senza tante storie!!!.
Bisogna imparare dai maestri del settore (Tim Cook, Mark Zuckerberg...) e conoscere tutte le scappatoie che le leggi fiscali concedono ai "grandi evasori!!!
A proposito del quale, Mark Zuckerberg, anche il direttore facente funzioni, della capogruppo decide di donare 2 mln di €. in pubblicità a favore dei terremotati.



martedì 31 maggio 2016