Ci pervengono le conferme dall’Istat: Interrotta fase di crescita, cadono domanda e produzione.
L'indice anticipatore elaborato da Istat per l'economia rimane negativo a luglio, suggerendo per i prossimi mesi un outlook negativo e della fase di debolezza. L'economia italiana ha interrotto la fase di crescita - si legge nella nota mensile - condizionata dal lato della domanda dal contributo negativo della componente interna e dal lato dell'offerta dalla caduta produttiva del settore industriale.
L'indice anticipatore elaborato da Istat per l'economia rimane negativo a luglio, suggerendo per i prossimi mesi un outlook negativo e della fase di debolezza. L'economia italiana ha interrotto la fase di crescita - si legge nella nota mensile - condizionata dal lato della domanda dal contributo negativo della componente interna e dal lato dell'offerta dalla caduta produttiva del settore industriale.
Ma VOI pensate realmente che con 20 milioni di pensionati e oltre 4 milioni di dipendenti pubblici possiamo farcela? Per mantenerli vengono spalati ogni anno nelle caldaie della locomotiva Italia, sempre più lenta, in affanno, con salite ormai proibitive, altri 100 miliardi di debito pubblico, come fossero carbone, che corrispondono almeno a 1.5 miliardi di interessi annui in più. Pagati dai sempre più rari contribuenti, le aziende chiudono e ci sono 6 milioni di disoccupati, per non parlare di quella giovanile orami olte il 40%. Il nostro debito sale e gli interessi non possono che aumentare. Nel 2016, se va bene, pagheremo40 miliardi di interessi. L'Italia non ha alcuna possibilità di farcela con questa zavorra.
Il numero di dipendenti pubblici è pari alla popolazione dell'Irlanda e noi stiamo a fare il tricchetracche sul Referendum. Le pensioni vanno riviste nel loro insieme. Non ha senso che ci siano doppie e triple pensioni, una basta e avanza. Le pensioni in essere vanno erogate con il metodo contributivo, tanto hai dato, tanto prendi (esattamente il contrario delle pensioni dei parlamentari). Le pensioni devono avere un tetto non superabile, 5.000 euro mi sembrano equi e di un minimo per chi non dispone di redditi sufficienti per vivere. I manager che hanno guadagnato milioni di euro nella loro vita non hanno bisogno di una pensione di 10/20.000 euro al mese, lo stipendio annuo di un impiegato.
Tutto viò è molto pericoloso.
Il numero di dipendenti pubblici è pari alla popolazione dell'Irlanda e noi stiamo a fare il tricchetracche sul Referendum. Le pensioni vanno riviste nel loro insieme. Non ha senso che ci siano doppie e triple pensioni, una basta e avanza. Le pensioni in essere vanno erogate con il metodo contributivo, tanto hai dato, tanto prendi (esattamente il contrario delle pensioni dei parlamentari). Le pensioni devono avere un tetto non superabile, 5.000 euro mi sembrano equi e di un minimo per chi non dispone di redditi sufficienti per vivere. I manager che hanno guadagnato milioni di euro nella loro vita non hanno bisogno di una pensione di 10/20.000 euro al mese, lo stipendio annuo di un impiegato.
Tutto viò è molto pericoloso.
I giovani, ma anche molti di noi quarantenni e cinquantenni, in pensione non ci andremo mai. Perché devono pagare con tasse e contributi la pensione a Napolitano, a Amato o a un consigliere regionale della Lombardia o della Campania?
giovani non hanno più nulla da perdere, non il lavoro, non la pensione, non i servizi sociali, non la speranza di un futuro migliore. Nella manovre economiche recenti non è stata spesa una parola per loro. Attenti alla loro rabbia. Quando le nuove generazioni capiranno che oggi sono soprattutto loro a pagare la crisi e che in futuro erediteranno il debito pubblico, non sarà più possibile alcuna mediazione. Non andrànno in pensione a 70 anni, saranno morti prima. L'aria che tira è sempre più brutta.

