mercoledì 31 agosto 2016

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Finalmente, dopo, oltre 10 anni la commissione europea ha scoperto che il colosso di Cupertino ha evaso 13 mld di tasse ed ora chiede all’Irlanda di recuperale.
L’Apple, la fortunata creatura del geniale Steve Jobs, è ormai passata alla storia per l'originalità dei suoi prodotti (iPod, iPad...) che ne hanno fatto una delle società più profittevoli del mondo...
A nessuno, però, verrebbe in mente che la straordinaria redditività dell'azienda di Cupertino deriva, più che altro, dall'originalità delle sue "soluzione fiscali" e, in particolare, dal double irish: un geniale metodo di "aggiramento" del sistema fiscale mondiale, attraverso cui la società "si esenta" dal pagamento delle imposte e... "concorda" una percentuale minima (lo 0.6%) da pagare al fisco irlandese...
Di cosa si tratta?
Per ogni prodotto "di valore", Apple ha trasferito la proprietà intellettuale all'estero in una società irlandese... e quindi paga le royalties (praticamente tutto il profitto) fuori dagli Usa... lasciando a secco non solo il fisco a stelle e strisce ma versando poco o nulla l0 0,5% a quello irlandese.
Con un sistema molto semplice:  il fisco irlandese non tassa i profitti delle società non residenti in Irlanda... ed ecco, dunque, una seconda società (da cui "the double irish") residente alla isole Cayman interamente posseduta dalla prima che è... tax free o quasi dicevamo lo 0,5%.
Con questo metodo (adottato di recente anche da Google, Amazon, Facebook... etc...) Apple ha costituito, secondo le stime del ministero del tesoro americano, 140 miliardi di dollari di "nero" nei paradisi fiscali mondiali...
 E poi gli evasori saremmo noi italiani... in particolare le partite iva...
Il capo di Apple (Tim Cook) ha gia minacciato l’europa: “Effetti dolorosi sull’occupazione”…
In sostanza ha detto: ... lasciateci lavorare e non rompeteci i coglioni...
Leona Helmsley, la più famosa multimiliardaria americana, usava dire che solo gli esseri insignificanti pagano le tasse. I ricchi imprenditori hanno cose più importanti e utili da fare.
Con questo voglio dire che le tasse le pagano soprattutto i poveri, e il fisco si accanisce con i deboli.
Tutte le grandi aziende italiane usano metodi simili a quelli usati dalle corporation americane per non pagare tasse (il caso Fiat è stato esemplare per condotta e metodo)... e se qualcuno ogni tanto resta impigliato nella maglie della giustizia (di recente, ad esempio, è successo a Berlusconi di essere pescato con le dita nella marmellata, una mega evazione da c.a 750 mln di euro) se la cava con poco (qualche pomeriggio al mese con i suoi coetanei di Cesano Boscone).
Avessero preso te o me invece di Berlusconi, saremmo finiti in galera senza tante storie!!!.
Bisogna imparare dai maestri del settore (Tim Cook, Mark Zuckerberg...) e conoscere tutte le scappatoie che le leggi fiscali concedono ai "grandi evasori!!!
A proposito del quale, Mark Zuckerberg, anche il direttore facente funzioni, della capogruppo decide di donare 2 mln di €. in pubblicità a favore dei terremotati.