domenica 25 ottobre 2015

Op. 26 ottobre

Oggi vorrei suggerirvi la visione di un film :"suburra"  che narra le vicende romanzate della caduta dell'ultimo governo Berlusconi dell 2011. 
Non è passato ancora l'eco della tangentopoli del 92/93 con le operazioni mani pulite che siamo di nuovo immersi in scandali  e corruzione  dilaganti dal nord al sud. 
Devo, questa volta, dare ragione a Carlo Marx il quale diceva: "...la storia si ripete due volte: la 1° come tragedia la 2° come farsa..."

passiamo alle operazioni





martedì 6 ottobre 2015

OPERAZIONI DEL 7 OTTOBRE 2015

Rispondiamo ad un lettore F. R. che ci chiedeva informazioni riguardo al costruzione del trading sistem.

Innanzitutto il mio Ts si basa sull’assunto che i mercati finanziari sono sistemi dinamici non lineari.
La teoria del caos è la matematica che studia  tali sistemi dinamici non lineari. 
Questo significa che il mio modello possa prevedere quando i prezzi saliranno o scenderanno?
Non esattamente, il modello  ha stabilito che se pur i prezzi di mercato sono molto casuali, hanno “memoria” detta tendenza.


I mercati sono visti come un sistema auto-simili nel senso che le singole parti sono collegate  ad un intero. Un altro sistema di auto-simile nella matematica sono i frattali. Possono i mercati essere associato ad un frattale? Perché no? Nel movimento dei prezzi di mercato, se si guarda al mercato mensile, settimanale, giornaliera, e intraday grafici a barre giorno, la struttura ha un aspetto simile. Tuttavia, proprio come un frattale, il mercato azionario ha dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali. Questo fattore è ciò che rende i sistemi dinamici di mercato così difficili da prevedere. Perché non siamo in grado di descrivere con precisione la situazione attuale con i dettagli necessari, non siamo quindi in grado di prevedere con precisione lo stato del sistema in un momento futuro.  Un sistema può essere quindi casuale nel breve termine e deterministico nel lungo termine.


Passiamo alle operazioni:




domenica 4 ottobre 2015

La Mega Truffa dell'€uro


“ CON L’EURO SI ERA VERAMENTE SUPERATO LO STATO NAZIONALE”
Prodi sapeva che non poteva funzionare, ma Kohl gli disse che Roma non era stata fatta in un giorno. E così lui andò avanti. Dagli anni '60 avevamo già SVALUTATO DEL 600% sul marco tedesco! 
Lo sapevano tutti, che non avrebbe funzionato. Lui, Amato, Draghi... Ma sognavano, loro: sognavano mentre i tedeschi facevano i conti e si leccavano già i baffi. Ma cos'erano, tutti bimbiminkia?

OPERAZIONI DEL 5 OTTOBRE 2015




Tornare alle 9:15 per il MiniFib e alle 8:50 per l'Euro fx per eventuali variazioni.





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giovedì 1 ottobre 2015

Operatività Venerdì 2 ottobre:









PER QUELLI CHE : ...“NON STA SUCCEDENDO NIENTE”


DI MICHAEL SNYDER
C’è molta gente in giro che si aspettava succedesse qualcosa di grosso a settembre che, alla fine, non è successa; sono state tirate in ballo le teorie più pazze e, la maggior parte di queste, senza alcun fondamento nella realtà. Eppure, senza dubbio, sono comunque accadute delle cose molto importanti a settembre, come avevo preannunciato in tempi non sospetti stiamo assistendo al più importante collasso finanziario globale dalla fine del 2008 e tutte le più importanti borse mondiali stanno implodendo contemporaneamente.


Al momento, la quantità di ricchezza bruciata nel processo supera i 5 trilioni di dollari. Oltre ai mercati azionari stanno collassando anche i junk bonds e, usando le parole di Bank of America “è un disastro al rallentatore che sembra accelerare”. Per via del crollo dei prezzi delle commodity molte delle più importanti firme che ne trattano gli scambi sono adesso sull’orlo del baratro. Ho scritto ieri a proposito della spirale mortale in cui è entrata Glencore; martedì, il prezzo per azione della più grande firma asiatica che tratta commodity, la Noble Group, è precipitato come una sasso in caduta libera e un altro gigante del settore, Trafigura, sembra essere in uno stato ancora peggiore sia di Glencore che del Noble Group. La bancarotta di uno qualsiasi di questi gruppi potrebbe tranquillamente essere considerato un evento più rilevante del fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Per tutte queste ragioni, onestamente, non riesco proprio a comprendere tutti quelli che ripetono “Non sta succedendo niente”. Occorre essere ignoranti ad un livello inimmaginabile per continuare a sostenere che oggi “Non sta succedendo niente” nel settore finanziario.
Negli ultimi 60 giorni abbiamo visto succedere diverse cose che non si erano mai verificate prima.
Per esempio, sapevate che lunedì 24 agosto avete assistito al più grande crollo del mercato azionario in una singola giornata dell’intera storia degli Stati Uniti?
Durante quel giorno, il Dow Jones Industrial Average è precipitato da un picco di 16,459.75 punti ad un minimo di 15,370.33 prima di riprendersi significativamente. Questa singolo movimento di ben 1,089 punti è stato il più grande ad essersi mai verificato negli USA.
In totale il Dow Jones ha perso 588.40 punti quel giorno, se si aggiungono a quella somma i 530.94 punti persi il venerdì precedente ottieni un calo totale di 1119.34 punti in due giorni di scambi consecutivi. Non era mai successo che il Dow perdesse più di 500 punti in un simile intervallo di tempo. Se un crollo del genere si fosse verificato in un unico giorno sarebbe stato di gran lunga il più grande tracollo della borsa americana a memoria d’uomo e adesso tutti andrebbero in giro dicendo che lo scrittore Jonathan Cahn ha avuto ancora una volta ragione.
Ma il fatto che questo crollo mastodontico si sia verificato invece nell’arco di due giorni rende in qualche modo le cose differenti?
Mi state prendendo in giro?
Su gente, usiamo un po’ di buon senso. Stiamo già osservando il più grande declino dei mercati azionari da 7 anni a questa parte e, dopo una breve pausa, gli eventi hanno cominciato ad accelerare ancora una volta. La notte scorsa, la borsa di Hong Kong era giù di 629 punti, quella giapponese di 714; negli USA il Nasdaq ha avuto una sfilza di giorni negativi e la “death cross” che si è formata sui grafici ha reso molti investitori estremamente nervosi
“Lunedì il Nasdaq Composite ha spaventato gli investitori dopo la comparsa di una death cross, uno schema nei grafici che mostra un declino nel breve termine ed è spesso anticipatore di future perdite.
Una death cross si forma quando la media mobile del breve termine di una security o di un indice sfora al di sotto del trend di lungo termine, in questo caso la media mobile dei 50 giorni è andata al di sotto di quella dei 200 giorni.
Nell’ultimo mese questo tipo di schema si era già verificato nell’S&P 500, nel Dow Jones e nel Russell 2000 (l’indice che misura l’andamento delle società a bassa capitalizzazione NdT) ma il Nasdaq era riuscito ad evitare la death cross, almeno fino a questo lunedì.”
Quello che abbiamo visto a settembre non è stata “la fine” proprio di un bel niente.
Anzi, è soltanto l’inizio.
E se ascoltate attentamente, alcuni dei più grandi nomi di Wall Street stanno lanciando dei funesti segnali d’allarme riguardo quello che sta per arrivare. Per esempio consideriamo quanto affermato da Carl Icahn
Pericolo in arrivo” è questo il messaggio lanciato da Carl Icahn in un video di martedì.
L’attivista afferma che il prolungato regime di rate basse ha causato delle bolle nel settore dell’arte, nel mercato immobiliare e nei junk bond con conseguenze potenziali drammatiche.
“È come dare a qualcuno una medicina e continuare a dargliela e ridargliela senza che si sappia davvero quali siano i suoi effetti, non si ha idea di quanto possa andare peggio. Quello che sappiamo è che quando l’abbiamo fatto pochi anni fa ha causato una catastrofe, il 2008. Fino a che punto siamo disposti a spingerci?>
Perfino gente come Jim Cramer comincia a farsela sotto. Recentemente ha detto al suo pubblico: 
“Abbiamo in corso un bear market (trend ribassista del mercato NdT) di prima classe!”
Jim Cramer, l’ex manager di hedge fund e conduttore dello show di CNBC Mad Money, è stato molto esplicito in onda ripetendo che non gli piacciono affatto gli attuali mercati e, la scorsa settimana, ha affermato: “Abbiamo in corso un bear market di prima classe!”. Allo stesso modo Gary Kaltbaum, presidente della Kaltbaum Capital Management, ha rilasciato delle note ai clienti e a questo giornale per settimane, affermando che i mediocri prezzi delle azioni nei mercati e in alcuni settori di peso come il comparto energetico e il settore del biotech, recentemente colpito molto duramente, hanno tutte le caratteristiche di un bear market. Nel weekend Kaltbaum ha detto: “Restiamo in un bear market globale per le borse”.
Come ho avvertito ripetutamente ci saranno continui su e giù. Il mercato azionario non affonderà ogni singolo giorno anzi, in alcune occasioni, subirà delle impennate impressionanti.
Eppure, senza ombra di dubbio, siamo entrati in quel periodo storico su cui ho messo a lungo in guardia. Il sistema finanziario globale sta cominciando adesso a sgretolarsi e qualsiasi notizia negativa accelererà probabilmente le cose.
Per esempio il collasso totale di Deutsche Bank, Petrobas, Glencore, il Noble Group, Trafigura o di qualsiasi altra rilevante istituzione finanziaria che sto tenendo sott’occhio in questo momento potrebbe creare il panico di massa nei mercati mondiali.
A questo si potrebbe aggiungere l’eventualità di un disastro naturale inaspettato che colpisca uno qualsiasi dei più importanti centri finanziari globali o di un attacco terroristico di grandi proporzioni in occidente… si tratta soltanto di alcuni esempi di possibili eventi che potrebbero velocizzare questo processo.
Il nostro mondo diventa sempre più instabile e tutti dobbiamo imparare ad aspettarci l’imprevedibile.
Il periodo di relativa pace e sicurezza che tutti abbiamo goduto così a lungo sta giungendo al termine e adesso il caos regnerà per un bel pezzo.
Perciò preparatevi adesso che ancora potete, perché rimane davvero poco tempo per farlo…

Michael Snyder
29.09.2015

Traduzione  a cura di DOSTOJEVSKIJ